I pareri dei gestori sull'offerta del Cinema a 2 euro. Pro e contro
Se ne sarà accorto anche chi non ne sapeva nulla e mercoledì 14 settembre è passato davanti a un multisala della provincia, trovandolo decisamente più affollato del solito. E’ l’effetto del Cinema2Day, iniziativa del Mibact concordata con produttori e distributori cinematografici che prevede l’ingresso in sala a 2 euro ogni secondo mercoledì del mese fino a febbraio (i prossimi saranno 12 ottobre, 9 novembre, 14 dicembre 2016, 11 gennaio e 8 febbraio). Un’idea che arriva «dall’alto», per promuovere la fruizione del cinema durante la settimana, ma che poi deve fare i conti anche con le esigenze di chi gestisce le sale cinematografiche, ultimo e fondamentale anello dell’indotto dell’industria cinematografica, quello che fa incontrare produttori e consumatori.
La serata del mercoledì prevede da diversi anni uno sconto standard sugli ingressi: 6 euro in luogo dei normali 8 (il 3D costa 10 euro e come i «film evento» è escluso dalla promozione), ma la richiesta di una drastica riduzione a 2 euro (un terzo dell’ingresso già scontato) è di quelle che possono legittimamente dare luogo a un dibattito. Tant’è che anche in provincia c’è chi non ha aderito (Cinemaincentro) e chi lo ha fatto con soddisfazione, dati del primo mercoledì alla mano (Cinedream).
I responsabili di Cinemaincentro, società faentina che gestisce le sale manfrede Italia e Sarti, il Mariani di Ravenna e il Centrale di Imola, già il 13 settembre facevano sapere, dalla loro pagina Facebook, che non avrebbero aderito alla proposta del Mibact. «Cerchiamo da anni di fare una programmazione di qualità con pellicole d’essai e di un certo valore culturale - scrivono -, perciò 2 euro di ingresso sembra davvero un modo per sminuirle e svendere la cultura. Siamo d’accordo col ministro Franceschini quando dice: “L’obiettivo, più che contendersi la platea attuale di spettatori che è più ristretta in Italia rispetto ad altri Paesi, è lavorare insieme per aumentare il numero di persone che guardano i film”, ma diminuire i prezzi una volta al mese non ci sembra la soluzione».
Restando a Faenza, il multisala Cinedream ha invece aderito al Cinema2Day e dopo il primo mercoledì: «Siamo soddisfatti, l’impatto è stato molto positivo – dice la direttrice Benedetta Bentini -. L’obiettivo del ministero è portare tante persone al cinema e per noi è centrato, dato che mercoledì 14 abbiamo registrato circa 3.700 presenze sull’intera giornata. E’ un numero grossomodo triplo rispetto allo standard del vecchio mercoledì a 6 euro, diciamo che la proporzione del taglio del biglietto corrisponde a quella dell’incremento degli spettatori. Economicamente è positivo. perché più persone consumano al bar. Sono venuti tanti faentini e gente da fuori, ogni tipologia di film ha registrato un aumento di affluenza. Il Cinema2Day di fatto sostituisce la “Festa del cinema”, che prevedeva due periodi infrasettimanali, dal lunedì al giovedì, con ingresso a 3 euro, una volta in ottobre e una in aprile. Con i mercoledì mensili a 2 euro, spalmati su sei mesi, gli spettatori potranno vedere più film in diversi periodi, si direbbe un’iniziativa migliore della precedente. Va precisato che i film evento, come il documentario sulla Juventus che proietteremo proprio mercoledì 12 ottobre, non sono in promozione, per decisione dei distributori».
Anche a Ravenna il CinemaCity aderisce a questa iniziativa, come spiega il direttore Piero D'Aleo: «La prima serata è andata bene, con 4.150 ingressi per un totale di 8.300 euro di incassi. Nelle serate a 5.50 euro arriviamo in media a 1700 ingressi con 9.350 euro di incassi. Il problema vero del cinema non è il prezzo del biglietto: servirebbe una riforma strutturale, più che lanciare offerte propagandistiche di questo tipo. Sono solo specchietti per le allodole. Bisognerebbe rivedere il rapporto tra gli esercenti e le case di distribuzione, fare agevolazioni sul lavoro, sulle nuove assunzioni. Noi abbiamo aderito, ma non è questa la soluzione ai problemi delle sale cinematografiche».
E conclude: «Certo, è stata una bella giornata con tutte le sale piene. La situazione generale è di nuovo in risalita nonostante lo scorso anno abbiamo avuto un leggero calo. Puntiamo sulla qualità e su film di attrattiva».