Università sempre più internazionale grazie a Dicam, dipartimento scientifico dedicato alla ricerca

Ravenna | 25 Settembre 2016 Cronaca
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Alberto Montanari è direttore del Dicam, dipartimento che nasce nell’ottobre 2012 con l’ambizioso proposito di coordinare all’interno dello stesso organismo scientifico le numerose competenze nel settore dell’Ingegneria Civile, Chimica, Ambientale e dei Materiali di cui dispone la Scuola di Ingegneria e Architettura dell’Università di Bologna. La missione principale del Dicam è progettare e sviluppare ricerca avanzata in tutti i settori dell’Ingegneria Civile, Chimica, Ambientale e dei Materiali, dalle fasi di progettazione, realizzazione ed esercizio delle strutture ed infrastrutture nelle quali l’uomo vive, allo studio dei materiali coi quali sono realizzate e su cui si fondano, fino al loro inserimento ed impatto sul territorio. Qual è il contributo di Dicam all’internazionalizzazione dell’offerta? «Il Dicam è attivo nella promozione dell’offerta formativa internazionale dal 2009. Ci muove l’ambizioso obiettivo di cogliere gli stimoli e le sfide globali proponendo un approccio internazionale alla ricerca e alla didattica svolta nei Campus di Bologna e Ravenna. Dal 2009 sono stati siglati importanti accordi di doppio titolo con Università degli Stati Uniti, Cina ed Europa, quali ad ad esempio Columbia University di New York, Texas A&M University, University of Miami, Tongji University di Shanghai, Université de Liège, Belgio, University of Aberdeen, Scotland. Il Dicam si è fatto promotore di iniziative che non esito a definire all’avanguardia anche a livello globale, per organizzare l’accoglienza degli studenti, il loro orientamento nel corso degli studi, la loro educazione e la loro successiva collocazione nel mondo del lavoro. E’ di grande soddisfazione constatare che numerosi nostri laureati ricoprono ora importanti posizioni nel nostro Paese e all’estero. Pur credendo nell’inestimabile valore di una formazione internazionale, abbiamo avuto cura di preservare i caratteri salienti e di eccellenza della nostra cultura ed educazione. Per questo motivo il Dicam ha scelto di investire nell’offerta formativa internazionale sia a Bologna sia a Ravenna. Siamo consapevoli ed orgogliosi delle peculiarità e delle eccellenze che il territorio ravennate può offrire agli studenti di altri paesi». Come si sviluppa la collaborazione con Hbr e cosa offre? «Hbr è un corso di studio che non esito a definire unico nel panorama internazionale. La sua unicità discende dalla collaborazione, che ritengo decisamente fruttuosa, con il Dipartimento di Architettura, al fine di fornire didattica di eccellenza nell’ambito del recupero degli edifici. Hbr discende da una efficiente sintesi di competenze di eccellenza in ambito di restauro e di recupero strutturale. La misura del successo di Hbr è il numero crescente di studenti, che riconoscono l’eccellenza italiana e ravennate nella conservazione e recupero dei beni culturali. Ritengo che nell’anno accademico 2016-2017 supereremo il numero di 20 studenti, che rappresenta un traguardo eccezionale per un curriculum interamente erogato in lingua inglese a Ravenna». Cosa propongono i tre curricula in Offshore? «I tre curricula in Ingegneria Off-Shore propongono di formare tre figure professionali che uniranno le competenze sull’ingegneria off-shore a quelle più convenzionali delle filiere formative dell’Ingegneria Chimica, Ingegneria Civile ed Ingegneria per l’Ambiente ed il Territorio. Formeremo professionisti capaci di operare nel campo della progettazione e gestione di opere ed impianti per la valorizzazione delle risorse energetiche rinnovabili e convenzionali in ambito off-shore, per la tutela dell’ambiente marino e costiero e per lo sviluppo di processi di utilizzo delle risorse biologiche marine, in coerenza con gli obiettivi del programma Europeo Blue Growth. I percorsi formativi sono stati progettati in forte collegamento con le aziende operanti nel distretto off-shore di Ravenna, che contribuiranno alla qualificazione degli elementi professionalizzanti forniti agli allievi e renderanno disponibili tirocini e tesi in azienda».
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