Fiume Senio, 450mila euro per il deflusso delle acque

Nonostante il meteo anomalo e le temperature non proprio invernali, resta alta l’attenzione della Regione Emilia-Romagna per la sicurezza idraulica del territorio. Sono previsti per questa primavera tre interventi di manutenzione del Senio che impegneranno 450mila euro di fondi regionali.
«In questi giorni, per quanto riguarda il fiume Senio - ha dichiarato il responsabile del Servizio Tecnico Bacino Reno Claudio Miccoli - stiamo facendo delle valutazioni sulla possibilità di partire immediatamente con alcuni interventi, mentre per altri dovremo aspettare primavera, mentre più avanti faremo un progetto generale per migliorare il deflusso delle piene».

DA CASOLA ALLA BASSA
I tre interventi interesseranno i comuni di Casola, Riolo Terme, Castel Bolognese, Solarolo, Faenza e Cotignola. «A Casola e Riolo - ha spiegato Miccoli - non abbiamo problemi impellenti; i problemi veri sono nella bassa, nei tratti con gli argini pensili. Qui abbiamo bisogno che l’acqua scorra al meglio. A Cotignola la situazione è molto complicata. È una sezione di deflusso estremamente chiusa, dove però abbiamo un problema legato alla zona Sic-Zps (siti di interesse comunitario e zona di protezione speciale, nda) in corrispondenza dell’abitato di Cotignola, in cui esistono dei vincoli sulle modalità e soprattutto sui periodi d’intervento che confliggono non poco con la capacità di operare. Da ottobre a marzo, a parte gli anni anomali come questo, non è un gran periodo per lavorare dentro i fiumi. Stiamo cercando di fare alcune valutazioni per quella che è una delle zone con più problemi in assoluto».

IL NODO COTIGNOLA
Due interventi prevedono perlopiù lavori di riprofilatura, sfalcio e ripristino delle sezioni di deflusso, mentre il terzo è volto alla salvaguardia dell’abitato di Cotignola. «Il problema a Cotignola - ha riferito Miccoli - è il seguente: all’interno dei corsi d’acqua c’è un accrescimento della vegetazione doppio rispetto al territorio normale e questa ha un recupero molto più veloce. In zona collinare, la vegetazione all’interno dei fiumi crea meno problemi. Ma nonostante ciò non riusciremo a intervenire a breve neanche su Cotignola perché era difficile pensare, a dicembre, che fino a febbraio non avrebbe piovuto neanche un giorno. Tutti e tre gli interventi prenderanno quindi il via questa primavera».

LA FRANA DI CASTELLO
Novità anche per quel che riguarda la frana nel parco fluviale di Castel Bolognese. «Durante recenti controlli - ha concluso Miccoli - abbiamo notato che il fenomeno è in evoluzione poiché, rispetto a prima, si è  mossa anche la corona superiore della frana. La situazione è quindi peggiorata in un periodo secco e la cosa preoccupa un po’. Bisogna tener conto che la frana si è sviluppata tutta su terreno privato, quindi qualcosa il privato deve ‘dire’ o ‘fare’. La frana non l’ha generata il fiume, bensì la sta subendo. Noi cercheremo di fare il nostro mestiere, ma il privato deve fare il suo. Il fenomeno è comunque continuamente monitorato. (Carlo Alberto Nenni)