Carlo Dalmonte (Confcooperative): «Priorità alla riorganizzazione su base romagnola e al progetto dell’Alleanza»
Carlo Dalmonte, faentino, classe 1960, è il nuovo presidente di Confcooperative Ravenna e raccoglie il testimone da Raffaele Gordini, alla guida dell’associazione dal 2006. Presidente delle cooperative Caviro e Gemos, è anche componente del consiglio nazionale di Fedagri Confcooperative e vice coordinatore nazionale del settore vitivinicolo dell’Alleanza delle cooperative italiane. Aggiornamento della rappresentanza e adeguamento dei servizi sono le priorità che Dalmonte ha indicato. «Ho scelto di mettermi a disposizione perché credo negli obiettivi che si è data l’associazione e perché credo in questo sistema - evidenzia il presidente -. C’è molto da lavorare per adeguarsi al cambiamento in atto e per dare le risposte giuste alle cooperative associate. Lavoro, legalità, partecipazione, welfare, ambiente e ricambio dirigenziale restano i temi fondamentali su cui dobbiamo concentrarci mentre, contemporaneamente, dobbiamo agire per chiudere i ‘cantieri’ ancora aperti che ci riguardano direttamente: la costituzione di Confcooperative Romagna e la successiva Alleanza delle cooperative italiane».
A breve Dalmonte lascerà la cooperativa faentina Gemos che ha contribuito a traghettare verso nuove importanti sfide, ultima delle quali l’internazionalizzazione in Serbia. «Ho già informato soci e amministratori che al momento dell’assemblea presenterò le mie dimissioni - conclude -. L’esperienza fatta nella cooperativa di ristorazione è stata per me molto formativa perché mi ha consentito di confrontarmi con il settore della produzione e lavoro e di comprenderne da vicino dinamiche e caratteristiche. E’ con rammarico che ho fatto questa scelta, ma non voglio essere un collezionista di poltrone e voglio poter garantire il massimo impegno negli incarichi che assumo».