La 3C Casalinghi attende un nuovo socio senza il quale sono a rischio 40 posti di lavoro

Momenti di preoccupazione per i 40 dipendenti della 3C Casalinghi di Faenza, realtà che opera dal 1976 nella distribuzione di articoli per la casa. L’impresa, il cui socio di maggioranza è Romano Cenni - patron del Mercatone Uno - è in stato liquidatorio proprio a seguito delle difficoltà del gruppo imolese e, nel caso non si trovi una soluzione rapida, il 31 dicembre cesserà le attività.
Il lavoro e il fatturato «sono calati negli ultimi anni e nell’azienda di via Pana i dipendenti sono in cassa integrazione a rotazione - spiega Roberto Cornigli, segretario provinciale della Filcams Cgil -. Abbiamo incontrato nei giorni scorsi il liquidatore e i soci di minoranza. L’amministratore nominato dal tribunale ha detto di essere in contatto con un potenziale nuovo socio che a giorni dovrebbe concretizzare la manifestazione d’interesse. Che sia cessione di ramo d’azienda o altro, l’ingresso di un imprenditore che metta liquidità è l’unico modo per mantere l’attività produttiva. Proveremo a ricollocare tutto il personale, ma è presto per dirlo. Sicuramente, senza un nuovo socio non si arriva a fine anno viste le difficoltà di approvvigionamento che l’azienda ha in questo momento a causa della crisi finanziaria».
In una lettera, un gruppo di magazzinieri della 3C Casalinghi fa notare come «a seguito della crisi dei consumi che perdura ormai da anni, pur essendo una delle aziende italiane leader nel suo settore e pur avendo operato per svariati decenni con ottimi risultati, si è trovata suo malgrado coinvolta nella procedura di concordato della Mercatone Uno in quanto asset del gruppo». Per questo crescono le preoccupazioni degli stessi che «andranno ad aggiungersi con certezza all’ormai folto gruppo dei ‘Senza Lavoro’, con ovvie difficoltà per le nostre famiglie. A tutt’oggi l’unica informazione che ci è stata comunicata è la cessazione delle attività entro il 31 dicembre e non abbiamo alcuna rassicurazione sul futuro».


(c.f. - Foto di Raffaele Tassinari)